
26° Torneo "Città di Binzago" - 23° Memorial C. Mauri
- CALENDARIO & risultati
- FOGLIETTO informativo 2019
- CRONACHE & tabellini 2019 serata per serata: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 (quarti-1) - 17 (quarti-2) - 18 (semif.) - 19 (finali) - premi - class.marcat. - numeri & record
- FOTO 2019: le 15 squadre
- FOTO: prima fase (settimana 1)
- FOTO: prima fase (settimana 2)
- FOTO: prima fase: serata del 27/6 (Andrea Pessina)
- FOTO: prima fase: serata del 5/7 (Marco Brioschi - prima parte)
- FOTO: prima fase: serata del 5/7 (Marco Brioschi - seconda parte)
- FOTO: quarti di finale + semifinali + gara tiro da 3 punti (foto organizzazione)
- FOTO: semifinali & gara tiro da 3 (di Andrea Pessina)
- FOTO: finali & premiazioni (di Marco Brioschi)
- FOTO: finali & premiazioni
- VIDEO edizione 2019
- RASSEGNA STAMPA edizione 2019
L'anno dei record a raffica e del primo trionfo dei ragazzi di casa. I Monstars dal nucleo binzaghese "doc" coronano un lungo percorso di crescita dominando l'ultima edizione di un decennio che avevano iniziato da ragazzini e che ora concludono da uomini e giocatori maturi.
Gran squadra, quella assemblata da Barbisan, Seba Motta e compagni, anche nella componente femminile; ma l'arma totale che li trasforma in una macchina da guerra è Fabio Bugatti. Ala da Cantù dal fisico lungo e sottile, 21 anni ancora da compiere, atterra all'oratorio di via Manzoni come un alieno da un altro pianeta. Il suo stile di gioco si rivela assolutamente letale sul rettangolo d'asfalto dell'oratorio S. Luigi: frantumerà ogni record individuale (57 punti in una partita; 236 punti totali; media di oltre 39 a partita...) e l'intera concorrenza, pur validissima come sempre. Già che c'è, si porta a casa anche la gara di tiro da 3 punti.
I Monstars battono anche i record per media punti di squadra (103), punti segnati e scarto in singola gara (136 e +87 contro i Black Sheep). Un'imponente e fragorosa cornice di pubblico accompagna le loro imprese fino all'apoteosi del 14 luglio.
Nella fase a eliminazione diretta, i futuri campioni passano sopra i Pizza Express (+19 con 51 punti di Bugatti...), poi detronizzano i Tiro a Campari in semifinale nella sfida più combattuta, e completano l'opera in una finale a senso unico dall'inizio (+26 dopo un quarto, 130-110 al termine; gran duello tra Bugatti, 40 punti, e Niccolò Tandoi, 39) contro gli Amici dei Piazz. Questi ultimi - col nome leggermente modificato in onore di papà Piazzolla, colpito nell'autunno precedente da una grave malattia ma presente come ogni anno a bordo campo - conquistano il loro ennesimo trofeo dopo aver piegato i Grimy in semifinale e, in precedenza, i Telobukko Kuelpallone (squadra nuova e sorpresa dell'edizione) nei quarti con una magia allo scadere di Furlanetto.
Completano le "top 8" del XXIII Memorial Mauri i soliti Fuskugnaskamukula e la Tazza. Tra le eliminate in prima fase, il nome più nobile è quello del Cachuccho dello Zio, ma l'organico era indebolito da varie assenze.
Gran squadra, quella assemblata da Barbisan, Seba Motta e compagni, anche nella componente femminile; ma l'arma totale che li trasforma in una macchina da guerra è Fabio Bugatti. Ala da Cantù dal fisico lungo e sottile, 21 anni ancora da compiere, atterra all'oratorio di via Manzoni come un alieno da un altro pianeta. Il suo stile di gioco si rivela assolutamente letale sul rettangolo d'asfalto dell'oratorio S. Luigi: frantumerà ogni record individuale (57 punti in una partita; 236 punti totali; media di oltre 39 a partita...) e l'intera concorrenza, pur validissima come sempre. Già che c'è, si porta a casa anche la gara di tiro da 3 punti.
I Monstars battono anche i record per media punti di squadra (103), punti segnati e scarto in singola gara (136 e +87 contro i Black Sheep). Un'imponente e fragorosa cornice di pubblico accompagna le loro imprese fino all'apoteosi del 14 luglio.
Nella fase a eliminazione diretta, i futuri campioni passano sopra i Pizza Express (+19 con 51 punti di Bugatti...), poi detronizzano i Tiro a Campari in semifinale nella sfida più combattuta, e completano l'opera in una finale a senso unico dall'inizio (+26 dopo un quarto, 130-110 al termine; gran duello tra Bugatti, 40 punti, e Niccolò Tandoi, 39) contro gli Amici dei Piazz. Questi ultimi - col nome leggermente modificato in onore di papà Piazzolla, colpito nell'autunno precedente da una grave malattia ma presente come ogni anno a bordo campo - conquistano il loro ennesimo trofeo dopo aver piegato i Grimy in semifinale e, in precedenza, i Telobukko Kuelpallone (squadra nuova e sorpresa dell'edizione) nei quarti con una magia allo scadere di Furlanetto.
Completano le "top 8" del XXIII Memorial Mauri i soliti Fuskugnaskamukula e la Tazza. Tra le eliminate in prima fase, il nome più nobile è quello del Cachuccho dello Zio, ma l'organico era indebolito da varie assenze.
Miglior giocatore è eletto Matteo Marinò; senza nulla togliere all'eccellente play dei Campari, il "matador" assoluto dell'edizione è ovviamente Bugatti, che però da regolamento, essendo già miglior marcatore, non può bissare col premio di "mvp". Tra le ragazze si aggiudicano le corone Camilla Tandoi (Piazz) come miglior giocatrice e Valentina Ceccato (Grimy) come top scorer.
Il premio di miglior giovane si divide da quest'anno in maschile e femminile per onorare, insieme alla memoria di Pierino Pistoia, anche quella di Graziano Borgonovo, figura storica dell'oratorio S. Luigi, scomparso subito dopo l'edizione 2018: ad aggiudicarsi i riconoscimenti sono Michele Cattaneo e Chiara Cantone, entrambi classe 2000... e questo la dice lunga sul tempo che passa.
Altri primati storici battuti nell'edizione: triple realizzate in una partita (20 da parte dei Grimy); anzianità al torneo (Chuck Petridis, 57 anni e mezzo); Alessandro Lanzani supera Masha Maiorano come miglior realizzatore di tutti i tempi (arriva a 1244) e Umberto Galli sale in cima alla classifica "all time" delle presenze (79).
Tre le serate al coperto per pioggia. Partecipanti in lieve aumento (189), così come salgono le marcature, tornando sopra gli 80 punti di media per squadra.
Tra i fatti curiosi dell'edizione, da menzionare l'abbandono, a partita in corso (fra Monstars e Tappabuchi) di uno dei due arbitri in seguito a contestazioni dal pubblico.
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